Nel contesto delle biciclette da corsa, l'equilibrio tra aerodinamica e comfort è una sottile sfida. Il manubrio svolge un ruolo fondamentale in questo equilibrio ed è una scelta cruciale.
Il manubrio di una bicicletta da corsa offre tre diverse posizioni di presa:
Le dimensioni e i materiali del manubrio possono influenzare notevolmente la tua esperienza di guida. La scelta corretta del manubrio per la tua bicicletta da corsa deve tener conto delle tue misure antropometriche, delle condizioni fisiche e delle aspettative legate alla tua pratica ciclistica.
Prenditi qualche minuto, un metro e scopriamo insieme come selezionare il tuo nuovo manubrio per la bicicletta da corsa, noto anche come dropbar nella terminologia inglese.
Sebbene le biciclette da strada e da corsa siano spesso usate come sinonimi, la categoria "strada" comprende anche il Gravel, una novità, e il Triathlon. Quest'ultima disciplina condivide molti componenti, tra cui il manubrio, con la specialità della Cronometro su strada.
Esaminiamo la struttura di un manubrio da corsa:
Quando compatibili, attacchi e pieghe di marchi diversi possono essere combinati per formare il manubrio. Esistono anche manubri integrati, costituiti principalmente da carbonio, in cui l'attacco del manubrio e la piega sono fusi in un unico componente.
Per completare il manubrio, vi è il nastro del manubrio, che migliora ulteriormente la presa e il comfort. Esaminiamo più approfonditamente questi due componenti.
In inglese è noto come "stem" e collega la forcella alla piega del manubrio. Esistono versioni sia vintage che moderne di questo componente.
L'attacco del manubrio per forcelle filettate, noto anche come "pipa," rappresenta la versione vintage. Era l'unico attacco utilizzato sulle biciclette da corsa fino a metà degli anni novanta. Si inserisce tramite un espansore su forcelle predisposte per serie sterzo filettate. Il suo stelo ha un diametro di un pollice, ossia 25.4 mm, e accoglie pieghe del manubrio con il classico diametro di 26 mm. Questo tipo di attacco è ancora prodotto ed è disponibile in diverse lunghezze. Viene spesso utilizzato per restaurare biciclette classiche o su biciclette retrò, di solito in acciaio.
L'attacco del manubrio "Headset" è attualmente utilizzato sulla maggior parte delle biciclette da corsa. Si fissa alla forcella il cui stelo non è filettato, tramite due viti a brugola laterali. Il suo diametro è di un pollice e un ottavo, mentre il diametro della piega del manubrio è di 31,8 mm. Questi attacchi del manubrio sono disponibili in diverse lunghezze e varie inclinazioni.
Nel momento in cui scegli il tuo nuovo attacco del manubrio, dovrai prendere in considerazione alcuni parametri.
Innanzitutto, verifica la compatibilità con gli altri componenti. Se la tua bicicletta è recente, puoi fare la scelta senza problemi: il tuo attacco sarà compatibile con steli forcella da 1" 1/8 e pieghe oversize da 31.8 mm. Se stai restaurando una vecchia bicicletta, potresti aver bisogno di un attacco a pipa e piega da 26 mm. In questo caso, la scelta è più limitata, ma ricorda che esistono adattatori e riduttori, che ti permetteranno comunque di montare l'attacco desiderato.
Risolta la questione della compatibilità meccanica, dovrai ora decidere l'inclinazione. L'inclinazione influisce sulla tua posizione in sella: un attacco poco inclinato verso l'alto ti renderà più aerodinamico, mentre un attacco con un'inclinazione maggiore ti permetterà di mantenere una posizione più eretta e comoda. Solitamente, gli attacchi del manubrio hanno un'inclinazione di 6 gradi e possono essere montati sia in modo positivo, per una posizione più comoda, che in modo negativo, per una posizione più aggressiva. Tuttavia, esistono anche attacchi con inclinazioni di 8 gradi, progettati per un uso più estremo in pista. Gli attacchi con inclinazioni molto accentuate sono di solito destinati alle biciclette da montagna, ma quelli compatibili con gli standard stradali possono essere montati anche sulle biciclette da corsa, quando c'è la necessità di sollevare la sella.
Questi attacchi sono disponibili in diverse lunghezze, generalmente da 80 a 140 mm, misurate da centro a centro, cioè dal centro del foro che si inserisce nella forcella al centro dell'alloggiamento della piega del manubrio.
Infine, c'è la questione del materiale. L'alluminio è il materiale più comune, leggero e rigido, solitamente con una sezione tonda. Tuttavia, sul mercato sono disponibili anche modelli in carbonio, ancora più leggeri e rigidi.
Sebbene spesso si faccia riferimento alla piega come al manubrio stesso, la piega è solo una componente del manubrio, o "cockpit," come si dice in inglese, un termine sempre più utilizzato.
A prima vista, la piega del manubrio da corsa non sembra essere cambiata molto nel corso del tempo, mantenendo la sua caratteristica forma a "corna di vacca" rovesciata verso il Basso, da cui il nome in inglese "dropbar." Tuttavia, negli ultimi trent'anni, questa componente ha subito notevoli sviluppi in termini di forme e materiali. Si è passati dalla piega completamente tonda in alluminio da 26 mm, molto profonda, alle pieghe ergonomiche compatte in carbonio da 31.8 mm.
La compatibilità è generalmente una questione piuttosto semplice da risolvere. Tutte le pieghe moderne hanno un diametro di 31.8 mm. Solo nel caso in cui stai montando un attacco a pipa su una bicicletta vintage, dovrai cercare pieghe del manubrio da 26 mm. In secondo luogo, dovrai considerare l'ergonomia della piega che intendi acquistare.
Due parametri che definiscono l'ergonomia sono il "drop" e il "reach." Il "drop" indica quanto la parte inferiore si inclina verso il terreno, mentre il "reach" indica quanto, in posizione bassa, le leve dei freni sono vicine alla mano. Oggi, lo standard è rappresentato dalla piega "compatta," con valori di "drop" e "reach" ridotti, rispettivamente 130 e 80 mm, per fornire dei punti di riferimento. In generale, la piega compatta in posizione bassa risulta più rilassante e facile da impugnare, anche per i ciclisti che non sono in perfetta forma. Esistono anche modelli con una "presa alta rialzata" o una "presa bassa ergonomica." La parte superiore e orizzontale della piega può essere perfettamente tonda o ovale, o presentare un profilo alare.
Una volta scelto il modello, dovrai decidere la misura. Questo valore indica la larghezza della piega nella sua parte inferiore ed è espresso in millimetri. Tieni presente che alcuni produttori indicano questa misura misurando la distanza tra i punti più esterni dei "drop" (misura fine-fine), mentre altri la misurano dal centro del tubo (misura centro-centro). Solitamente, la misura fine-fine da scegliere è quella che si avvicina di più alla larghezza delle tue spalle.
Se stai utilizzando un gruppo elettronico, considera che alcune pieghe prevedono fori per far passare i cavi.
Sebbene la piega classica sia generalmente realizzata in alluminio, il manubrio in carbonio per biciclette da corsa è ormai un componente consolidato che offre maggior comfort e leggerezza, anche se richiede una maggiore attenzione durante il montaggio e una verifica periodica.
Se la tua bicicletta prevede l'integrazione dei cavi, assicurati che i componenti scelti permettano il passaggio interno dei cavi dei cambi e dei freni.
Normalmente, i manubri aerodinamici sono realizzati in carbonio, ma esistono anche manubri aerodinamici in alluminio con un'integrazione particolarmente ben riuscita tra l'attacco e la piega.
Le biciclette da Gravel sono caratterizzate dal manubrio drop da corsa, e sempre più modelli specifici per questa disciplina stanno diventando disponibili sul mercato.
Visto l'utilizzo su sterrati, stanno emergendo attacchi del manubrio specifici per il Gravel, che offrono un'ammortizzazione adeguata. Per quanto riguarda le pieghe del manubrio, solitamente quelle destinate alle biciclette da Gravel presentano una parte centrale rialzata, con diversi gradi di inclinazione, e una parte inferiore molto larga. Quest'ultima caratteristica è la "scampanatura" o "flake" e serve a migliorare la maneggevolezza su terreni sconnessi e a creare spazio per le borse da manubrio, o "hand bag."
Questi manubri sono progettati per tagliare l'aria, senza preoccuparsi troppo di comfort o maneggevolezza della bicicletta. Possono essere costituiti da tre parti separate o da un'unica unità con attacco, piega e prolunghe aerodinamiche integrate. Le soluzioni a tre parti sono più versatili, mentre quelle integrate sono più aerodinamiche e rigide. Sebbene il Triathlon e la Cronometro su strada siano discipline simili, i regolamenti tecnici che le riguardano prevedono notevoli differenze per quanto riguarda la configurazione della bicicletta e i materiali utilizzati. Considera questi aspetti quando scegli il tuo manubrio aerodinamico, specialmente se ti stai preparando per una gara a cronometro su strada.
Se prevedi di passare oltre 180 km in uno di questi manubri durante un Ironman, presta particolare attenzione all'ergonomia e alla possibilità di adattare il manubrio alle tue misure corporee.
Nella categoria delle prolunghe per Triathlon, puoi trovare due varianti principali:
Per essere più precisi, le prime prolunghe sono progettate per le gare di Triathlon in cui i partecipanti non possono beneficiare della scia degli altri atleti, mentre le seconde sono destinate alle competizioni in cui è consentito sfruttare la scia di chi ti precede. Le prolunghe "No-draft" sono notevolmente più lunghe, mentre quelle "Draft legal" devono rispettare limiti dimensionali per garantire il regolamento.
Ora che abbiamo esaminato le opzioni di prolunghe per Triathlon, concentrati sulla scelta del manubrio ideale per la tua Bici Da Strada, considerando sia l'attacco che la piega del manubrio.
Con tutte queste informazioni a disposizione, sei pronto per acquistare il manubrio perfetto per la tua bicicletta da strada. Esamina attentamente le misure e le tue esigenze personali, e solleverai il tuo livello di ciclismo a nuove vette!
